NON PUOI FERMARE LA POESIA
Ma se non sono riusciti a fermarci la pandemia e il lockdown, tanto che abbiamo dato vita a un lungo incontro poetico online, sulla pagina Facebook del Festival, poteva forse farlo la pioggia?
Assolutamente no!
Ecco allora che, in una torrida sera di luglio, nel cuore della città, il Borgo Antico, abbiamo incontrato Elizabeth Grech e Massimo Barilla per Identità mediterranea. Voci e corpi in versi.
A fare da cornice la leggera brezza marina, proveniente dal Mar Piccolo, e una scalinata, del Pendio la Riccia.
Due poeti. Una maltese, l’altro calabrese. Entrambi figli del Mediterraneo, entrambi costantemente attratti da esso.
E quale posto più adatto, se non un festival che nel nome ha già la sua vocazione internazionale e mediterranea per presentare i loro testi, rispettivamente Terre sospese e Ossa di crita?
Dialogare con loro è stato un viaggio alla riscoperta delle proprie radici, di quel legame infrangibile con la terra e con le onde marine, con le nostre lingue, anche con quel dialetto spesso scartato.
Ma, soprattutto, è stato riscoprire il nostro essere figli di un mondo globalizzato ma sempre geolocalizzati nel Mediterraneo nella mappa dell’anima.